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Protesta dei Pastori in Sardegna: Riflessione sulla Giustizia e Sulla Valorizzazione del Lavoro

La Situazione
Il 29 marzo, la Sardegna si sintonizzerà sul tribunale di Nuoro, dove si terranno le udienze finali dei processi contro 13 pastori accusati di blocco stradale risalente al 2019. Questa è la prima occasione in cui, dalla ripenalizzazione del blocco stradale introdotta dall’ex ministro dell’Interno Salvini, un giudice dovrà esaminare questo reato specifico in relazione a una manifestazione di lavoratori.

Il Contesto
Nel febbraio 2019, una serie di manifestazioni pacifiche si svolsero sulla strada 131 dcn presso gli svincoli per Lula e per Siniscola. Il motivo? La bassissima remunerazione del latte, che rendeva insostenibile per i pastori continuare la loro attività. Centinaia parteciparono a queste manifestazioni, e in un atto simbolico di frustrazione, sversarono il latte sulle strade. Tuttavia, alcuni di questi pastori sono stati successivamente segnalati e denunciati per il loro coinvolgimento.

Il Simbolismo
Lo sversamento del latte rappresenta non solo la protesta contro il basso prezzo del latte, ma anche l’umiliazione e la devalorizzazione del duro lavoro svolto dai pastori. L’immagine dei bidoni di latte riversati sulle strade della Sardegna è diventata iconica, rappresentando l’inadeguata retribuzione per il prodotto di un duro lavoro e la crisi che l’industria pastorale sta attraversando.

La Posizione di Sinistra Futura
Sinistra Futura si schiera con i pastori, esprimendo il proprio sostegno e solidarietà. Essi considerano le norme penali applicate ai pastori in questo caso come “inappropriate, esagerate e non giustificate”. Sottolineano inoltre che non ci sono stati danni a persone o proprietà durante le proteste. La posizione di Sinistra Futura non è solo basata sulla situazione giuridica, ma anche sulla valorizzazione del lavoro pastorale, visto come pilastro fondamentale dell’identità e della cultura sarda.

Conclusione
La protesta dei pastori in Sardegna non riguarda solo il prezzo del latte. Si tratta di riconoscimento, dignità e rispetto per un settore che ha plasmato la storia e la cultura della Sardegna per secoli. In un momento in cui l’equilibrio tra la giustizia e i diritti dei lavoratori è messo alla prova, è essenziale riflettere sulla vera essenza di ciò che rappresenta una società giusta ed equa

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