Transizione energetica e politiche di sviluppo economico agro-pastorali, industriali e turistiche
- Biodiversità, beni comuni e salute delle persone: il valore di un ambiente più pulito per vivere sano e il dovere di proteggere l’ambiente senza se e senza ma;
- La relazione tra habitat e territorio;
- Dallo sfruttamento delle risorse alla appropriatezza d’uso: il valore del non spreco e la politica del riuso per proteggere l’ambiente di vita;
- Educare al risparmio energetico coinvolgendo la scuola e le famiglie;
- Orientare la produzione dell’energia solare ed eolica ai massimi livelli (anche con micro-impianti domestici diffusi);
- Abbattere il costo energetico mediante:
- l’istituzione di un’Agenzia Sarda per l’Energia;
- la ridefinizione di un Piano Energetico Regionale adeguato;
- la produzione collettiva di energia da fonti rinnovabili (Comunità Energetiche Rinnovabili – CER);
- Realizzare su tutti gli edifici pubblici la installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili;
- Installare sulle superfici pubbliche (parcheggi, marciapiedi, linee ferroviarie, autostrade, ecc.) impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili;
- Il metano è un gas inquinante: la metanizzazione, se inevitabile, deve costituire esclusivamente attività di transizione, provvisoria e temporalmente limitata, verso la produzione diffusa di energia da fonti rinnovabili.
- Promuovere i processi produttivi a basso consumo energivoro.
- Orientare lo sviluppo economico ed il lavoro su attività pulite e rispettose dell’ambiente anche premiando l’utilizzo di energie alternative e ricorso il più possibile all’autoproduzione.
- Definire un piano organico per favorire la rinascita economica e sociale dell’Isola attraverso un nuovo Piano Straordinario per il Lavoro che preveda, in particolare, un rinnovato sostegno al settore agro-pastorale.
- Creare un piano regionale di lotta allo spreco alimentare, che da un lato sia collegato alle politiche Rifiuti Zero e dall’altro alle azioni dirette alla tutela delle fasce più deboli in un’ottica di redistribuzione.
- minimizzazione del consumo del suolo e armonizzazione con il tessuto ambientale e socio-economico, privilegiando gli investimenti sulle attività tipiche (agricoltura, pastorizia, pesca, ambiente, turismo)
- Promuovere lo sviluppo di infrastrutture ad elevato moltiplicatore ambientale e territoriale e favorire il più possibile il concetto di economia circolare, che non è solo riferita al riuso dei rifiuti, ma anche all’integrazione delle filiere produttive.
- Trasformare la domanda di servizi pubblici in domanda per il sistema produttivo, e quindi occasione programmatoria per la nascita o la crescita di aziende mirate a quel tipo di fabbisogno.
- Sostenere la formazione professionale, la ricerca e l’innovazione mediante accordi mirati tra gli Enti regionali preposti, l’Università, le imprese.
- Definire strumenti di governo adeguati allo sviluppo economico-produttivo (Es: Agenzia regionale per il Lavoro, articolata in distretti territoriali).
- Sostenere la microeconomia per combattere lo spopolamento, anche mediante una decisa politica di salvaguardia ed incentivi legati alla struttura del credito finanziario, ai sistemi di garanzia, alla creazione di strutture di ricerca e innovazione tecnologica, alla formazione professionale.
- Sul Turismo occorre dare gambe alla DMO regionale e a quelle territoriali, migliorare la promozione e comunicazione digitale, attivare più importanti sostegni a favore di Comuni, cittadini e imprese per il decoro urbano e rendere i nostri paesi sempre più belli e accoglienti, favorire e supportare i processi di integrazione tra agroalimentare e turismo, sostenere il consumo di prodotti agroalimentari sardi sia in Sardegna sia all’esterno, prestare una forte attenzione all’Integrazione di artigianato e turismo, attivare una Cabina di regia regionale per i grandi eventi sportivi: risorse e supporto organizzativo, accrescere le risorse per i contributi alle imprese volti a supportare le politiche di allungamento della stagione non solo per le strutture turistiche, ma anche per commercio e ristorazione.
- Su pastorizia, pesca, agroalimentare occorre utilizzare appieno tutti gli strumenti regionali o istituirne di nuovi ed adeguati, con la finalità di supportare aziende produttrici nella sfida di rinnovamento dell’apparato produttivo e della presenza adeguata sul mercato (vedasi prezzo del latte e rapporti con la grande distribuzione), mettendo sul piatto della bilancia il ruolo equilibratore della politica regionale.
- Promuovere la immagine della Sardegna nel mondo (es: l’auspicabile decisione di realizzare l’Einstein Telescope sarebbe la dimostrazione che la nostra isola può deve essere occasione di innovazione e ricerca scientifica internazionale).
Tematiche
- Autodeterminazione
- Beni comuni e diritti generazionali
- Lotta alla povertà
- Diritto al lavoro e alla sicurezza nei luoghi di lavoro
- Diritto alla casa
- Diritto alla salute
- Istruzione e politiche culturali
- Una giusta transizione energetica
- Lotta allo spopolamento
- Costruzione di una viabilità regionale degna di un paese civile